Approfondimento parametro malus "m15b":
Contiene, in una posizione "importante" nell'elenco degli ingredienti, voci come "idrolizzato di xxx" o "estratto di proteine di xxx" o "proteine di xxx" o simili, dove la fonte proteica è di tipo "animale" o non specificata.:

Le proteine idrolizzate sono una miscela di amminoacidi e peptidi più o meno complessi ottenuta dall’idrolisi di una fonte proteica animale o vegetale.
Sono complessi di amminoacidi che subiscono un processo simile a quello della digestione, che comunemente avviene nel nostro organismo, per essere scissi in amminoacidi liberi.
L'idrolisi può essere di due tipi:
- idrolisi chimica, attuata con un agente chimico ad elevata temperatura e a pH alcalino o acido.
- idrolisi enzimatica, che prevede l'utilizzo di enzimi, bassa temperatura e pH prossimi alla neutralità.
- idrolisi mista che prevede l'utilizzo di entrambe le tecniche in successione.
Le proteine vengono sottoposte a idrolisi in modo tale che la loro scissione non giunga fino alla distruzione delle unità amminoacidiche.

In medicina umana, vengono utilizzate per realizzare medicinali e alimenti per bambini, adulti e anziani, sofferenti di disturbi digestivi acuti o cronici.
Ad esempio per l'alimentazione di neonati allergici o intolleranti alle proteine del latte, vengono anche utilizzate nel mondo del Fitness, per preparare le "bombe caloriche"
Nello specifico, gli idrolisati proteici sono peptidi dal basso peso molecolare che sono più facilmente e velocemente digeribili a livello intestinale rispetto alle normali proteine e meno capaci di indurre reazioni allergiche all’alimento.
Le loro piccole dimensioni e peso consentono di passare la barriera intestinale senza stimolare il sistema immunitario, questo rende ininfluente l’origine della proteina di partenza.
In campo umano si tratta di un ingrediente dall'alto contenuto tecnologico e generalmente molto caro.

Da qualche anno il processo di idrolisi viene utilizzato anche nel mondo del Pet food, e questo sopratutto per 3 motivi:
- sono teoricamente più facili da digerire rispetto alle proteine intere.
- sono teoricamente ipoallergeniche
- aiutano la lavorazione e l'estrusione delle crocchette.
Ci sono ancora pochi studi sugli effetti a lungo termine, ma le case mangimistiche sbandierano importanti benefici, dal punto di vista nutrizionale per la capacità di migliorare la biodisponibilità delle componenti attive.
La forma finita delle proteine idrolizzate è una polvere che si può spruzzare, nebulizzandola, ed è per questo spesso utilizzata come appetizzante da spruzzare sulle crocchette dopo l'estrusione.

Fin qua tutto apparentemente bene... ma ci sono dei lati negativi ed oscuri.

L'industria del Pet food, non può permettersi di utilizzare gli ingredienti usati in medicina umana, il prezzo sarebbe proibitivo e quindi...
come materie prime vengono utilizzati... gli scarti di lavorazione, i sottoprodotti e i loro derivati, esattamente come per le PAT.
La necessità di impianti ad elevata tecnologia, fa in modo che questo ingrediente sia utilizzato soprattutto dalle aziende che fanno parte delle grandi nazionali del Pet food, e al primo posto troviamo la Royal Canine, fortemente impegnata nello studio e nell'utilizzo di queste sostanze.
In una conferenza nel quale si presentava un nuovo prodotto, è stato detto (e qua tenetevi FORTE) che:
"nel cercare una fonte proteica leggera, e di facile reperibilità Royal ha scelto: LE PIUME DI POLLO" !!!
Circa la possibile perplessità del proprietario riguardo a una fonte proteica inconsueta che potrebbe apparire di valore biologico inferiore alle fonti proteiche tradizionali, JC Flatin, CEO Royal Canin, ha spiegato l’importanza del ruolo del veterinario nello spiegare come “nello stomaco, ciò che importa sono gli aminoacidi che vi giungono”, indipendentemente da quale sia la fonte originaria, e che le piume di pollo non devono essere considerate un prodotto di scarto bensì la fonte da cui si ricavano aminoacidi indispensabili per l’alimentazione dell’animale. La qualità degli aminoacidi estratti dalle piume, ha spiegato Flatin, è garantita inoltre dal loro utilizzo nell’industria farmaceutica umana e per l’alimentazione del neonato."

Ed ecco trovata la pietra filosofale... solo che invece di trasformare il piombo in oro, gli alchimisti delle case mangimistiche sono riusciti a trovare il modo di trasformare gli scarti a costo zero in proteine (spacciate per) "nobili" e vendute a peso d'oro.

Per questo ed altri motivi molti, noi compresi, ritengono che tranne casi particolari di mangimi "veterinari" per cani con patologie ben definite, l'utilizzo delle Proteine idrolizzate nel Pet Food sia DA EVITARE ACCURATAMENTE.